Il dogma dell’Immacolata Concezione trae fondamento dalla questione biblica del peccato originale: infatti, ogni essere umano nasce con il peccato originale, ma secondo la Chiesa cattolica, solo la Madre di Cristo ne fu esente, poiché in vista della venuta e della missione sulla Terra del Messia, a Dio piacque che la Vergine dovesse essere il grembo puro e senza peccato per accogliere in modo degno e perfetto il Figlio divino incarnato.
La Chiesa cattolica celebra la solennitàdell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria l’8 dicembre. Nella devozione cattolical’Immacolata è collegata con le apparizioni di Lourdes (1858) e iconograficamente con le precedenti apparizioni di Rue du Bac a Parigi (1830).
La festa dell’Immacolata Concezione è una delle feste mariane più importanti nel calendario liturgicodella Chiesa cattolica, celebrata in tutto il mondo. Per decreto reale, è designata come il giorno in onore della patrona del Portogallo. È celebrata dalla Chiesa cattolica e da alcune denominazioni cristiane protestanti. La festa fu solennizzata per la prima volta come giorno di precetto il 6 dicembre 1708 con la bolla pontificia Commissi Nobis Divinitus di papa Clemente XI ed è spesso celebrata con parate, fuochi d’artificio, processioni.
In modo ancora più esteso del dogma, la Chiesa insegna non solo che la Vergine fu concepita senza peccato originale, ma anche che ella rimase per tutta la vita priva di qualsiasi macchia di peccato, anche veniale.
Storia del dogma
Fondamenti biblici
Il cattolicesimo vede in alcuni testi biblici non una prova, quanto un’avvisaglia di quella che sarà la dottrina del magistero. Bisogna ricordare che, secondo la teologia cattolica, la scrittura non è l’unica fonte della fede: anche la Tradizione della Chiesa è luogo teologico.
Nell’Antico Testamento, il cosiddetto Protovangelo della salvezza presenta la donna (Eva) come prefigurazione di Maria:« Io porrò inimicizia tra te e la donna,
tra la tua stirpe
e la sua stirpe:
questa ti schiaccerà la testa
e tu le insidierai il calcagno »( Gn 3,15, su laparola.net.)