Il sigillo ufficiale, più noto e diffuso tra i Cavalieri Templari, era quello che li ritraeva in due in groppa sullo stesso cavallo. Questo emblema, che all’epoca delle accuse e delle persecuzioni mosse nei confronti dell’Ordine venne interpretato come chiara allusione alla sodomia, in realtà voleva rappresentare lo spirito di fratellanza e di povertà che aveva contraddistinto l’Ordine sin dalla sua fondazione. Esso, inoltre, aveva un altro significato, a livello più profondo: simboleggiava la duplicità insita sia nella natura dell’Ordine, monastico e guerriero, sia in quella dell’uomo, divina a umana.
Come per i sigilli, anche per le croci templari non c’è unicità, perché nel corso degli anni ne sono state adottate di diversi tipi e forme, e spesso neanche in maniera univoca, come si può vedere dall’immagine qui sopra. La semplice croce greca, che appare prima nella fila in alto, è stato il primo modello di croce distintiva dell’ordine. Gli altri modelli sono tutti più o meno ispirati a quello della croce patente (o croix pattèe), ovvero la croce a bracci uguali che si allargano nella parte esterna. Generalmente la presenza di una di queste croci in un sito non è sufficiente ad attribuire ad esso una presenza di Cavalieri del Tempio.
Il Beauceant (spesso scritto anche in altre grafie: baussant, bauçant o beaucant) era il vessillo dei Cavalieri Templari. Sia esso in forma di scudo o di bandiera, presentava sempre la medesima caratteristica, la suddivisione in due parti simmetriche di colori opposti, bianco e nero. Il dualismo espresso da questo emblema costituisce un concetto fondamentale nelle filosofie esoteriche. Esso rappresenta le due forze cosmiche opposte e complementari, la lotta tra il Bene e il Male, il costante dinamismo dei due principi fondamentali che muove e governa il mondo. Incerta l’etimologia del termine. Alcuni lo fanno derivare dalla locuzione francese “beau séant“, “che appare bello”; altri dal provenzale bausan, a sua volta derivato dall’italiano balza, che significa bordo, fascia. Ancora oggi la “balzana” è un termine araldico che indica uno scudo o uno stemma bipartito orizzontalmente, metà bianco e metà nero. Un’altra etimologia che è stata proposta è quella derivante dal termine provenzale bausan, che si riferisce ad una particolare specie di cavallo dal manto nero e ciuffi di peli bianchi sulle zampe, ma ve ne sono diverse altre, molto fantasiose.