Tantissimi anni fa, durante una cena con amici e decidemmo tutti trovare un nickname per ognuno di noi. Ci divertiremo tanto e ognuno trovo un simpatico nome da attribuirsi, e lì alla età di 17 anni, decisi che il mio nickname sarebbe stato e Rector Parusio. Ma cosa significa?
Il termine più importante da comprendere e ovviamente “Parusio” in quanto la parola Rector, facilmente si riesce a tradurre dal mitico latino.
Un neologismo derivato dal termine “Parusia”, e adesso spieghiamo che cosa significa questa parola. Un Cristiano dovrebbe conoscere questo termine.
Parusìa è una parola di origine greca (dal termine greco παρουσία parousía, che significa “presenza” indicante in generale la presenza del divino, o dell’essenza ideale, nel mondo materiale) usata in vari ambiti filosofici e teologici.
- Termine platonico che indica la ‘presenza’ dell’idea nella realtà sensibile.
- Nei testi del Nuovo Testamento, la venuta di Gesù alla fine dei tempi, per instaurare il Regno di Dio.
Gesù alla fine dei tempi. La parusia ricorreva di frequente nella predicazione apostolica. Paolo di Tarso, infatti, nella Prima lettera ai Corinzi sperava di essere ancora vivo all’epoca della Parusia, tant’è che conclude questa lettera con l’espressione maràna tha, Vieni o Signore (1 Cor 16:22), presente anche alla fine del Libro dell’Apocalisse di san Giovanni Apostolo ed Evangelista (Ap 22:20). È un tema ricorrente negli Atti degli Apostoli, scritti nei primi decenni dopo Cristo, nel periodo in cui la morte dei primi cristiani comincia a originare domande sulla sorte dei corpi e delle anime.
Il computo cronologico di quando avverrà il ritorno glorioso di Gesù sfugge alla conoscenza, ma a saperlo è solo il Padre (Mt 24:36). Ma certo è che quando accadrà esso sarà manifesto a tutte le popolazioni della terra: “Come la folgore viene da oriente e brilla fino a occidente, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo” (Mt 24:27). San Paolo tuttavia specifica: “Nessuno vi inganni in alcun modo! Prima infatti dovrà avvenire l’apostasia e dovrà essere rivelato l’uomo iniquo, il figlio della perdizione, colui che si contrappone e s’innalza sopra ogni essere che viene detto Dio o è oggetto di culto, fino a sedere nel tempio di Dio, additando se stesso come Dio” (2 Tessalonicesi 2:3-4).
Quindi Francesco Vendola è la persona che attende il ritorno di Cristo, è il Parusio.